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Valvole termostatiche: obblighi di legge e installazione
L'obbligo, che riguarda i condomini con riscaldamento centralizzato, scatta a fine 2016 ma per adeguarsi le tempistiche sono strette perché i lavori di adeguamento vanno fatti a impianto spento, nel periodo compreso tra aprile e ottobre.
L’obbligo di installazione delle valvole termostatiche, previsto dal decreto di recepimento della direttiva 2012/27/Ue sull’efficienza energetica, scatterà a fine 2016 e riguarderà i condomini con riscaldamento centralizzato. L’obiettivo è quello di contenere la spesa energetica delle abitazioni, in linea con il Protocollo 20-20-20 che prevede di diminuire del 20% le emissioni di Co2 e la conversione della stessa percentuale in fonti rinnovabili entro il 2020. Un anno di tempo per adeguarsi
Il termine del 31 dicembre 2016, fissato per l’adeguamento dell’impianto di ricaldamento, sembra lontano e così la maggior parte dei condomini non ha ancora provveduto all’installazione delle valvole termostatiche. In realtà, le reali tempistiche a disposizione per completare l’installazione sono abbastanza ristrette. «L’installazione delle valvole termostatiche, per non causare disagi agli utenti, deve avvenire quando gli impianti sono spenti, ovvero tra aprile e ottobre» spiega Manuel Castoldi, presidente di Rete Irene, il primo network di imprese lombarde specializzato in riqualificazione energetica. Un lasso di tempo da cui vanno stornati i mesi di vacanza degli italiani. In sintesi, sono appena dodici i mesi reali ancora disponibili per l’adeguamento. Ad oggi la confusione regna sovrana e sono ancora molti i cittadini che ignorano del tutto la necessità di rispettare tale obbligo e l’esistenza di sanzioni per chi trasgredisce (tra i 500 e i 3000 euro per ciascuna unità immobiliare, a seconda delle disposizioni adottate dalle singole Regioni).
Le norme regionali e gli esentati
In due regioni, Piemonte e Lombardia, i termini per l’installazione sono già scaduti (rispettivamente a settembre e ad agosto 2014) anche se al momento non sono previste sanzioni per chi non è in regola (in entrambi i casi, è stata concessa una sospensione fino al 31 dicembre 2016 con sanzioni a decorrere dal 1 gennaio 2017 ma solamente per le violazioni rilevate a partire da tale data). Per tutte le altre regioni, vale il termine ultimo del 31 dicembre 2016. Oltre che per gli impianti autonomi, l’obbligo dell’installazione delle valvole termostatiche e dei contabilizzatori di calore non scatta nel caso ci siano “impedimenti di natura tecnica”. È il caso, ad esempio, di termosifoni molto vecchi e pannelli radianti obsoleti, e più in generale in tutti i casi in cui adeguare l’impianto sarebbe troppo oneroso.
Il risparmio in bolletta
Quando si parla di installazione delle valvole termostatiche la percezione iniziale è quella di un ulteriore esborso di denaro. In realtà la possibilità di avere calore solo dove e quando serve permette di utilizzarne meno e di ridurre il consumo di combustibile necessario a produrlo. Questo comporta prima di tutto un notevole risparmio energetico, che si traduce, ovviamente, in un risparmio anche economico: più efficienza energetica, meno consumo, meno spese. Basti solo pensare che, grazie alle valvole, abbassando di appena un grado la temperatura di casa, si ottiene un risparmio del 7% sulla bolletta e che, oltre al portafogli, anche l’ambiente ne beneficia: l’istallazione dei dispositivi per la termoregolazione e ripartizione del calore apporta infatti una riduzione significativa delle emissioni di CO2 fino al 50%. Adeguarsi alla normativa significa, in concreto, vantaggi in termini di risparmio, maggior comfort, tutela dell’ambiente, investimento economico, detrazione fiscale della spesa (pari al 55%), IVA agevolata e una migliore efficienza energetica.
10 regole per ridurre i consumi e usare bene le valvole
- Non esagerare con le temperature. Le valvole termostatiche sono dotate di una manopola che serve per graduare l’emissione di calore dei radiatori, in modo da adeguarlo alla stagione agli inverni sempre più miti. Così, se a gennaio e febbraio si può anche metterla al massimo, nei mesi di ottobre, marzo e aprile è bene tenere i caloriferi al minimo.
- Ogni stanza deve avere la sua temperatura. Bassa dove non serve, più alta nelle stanze più frequentate: 20 °C nel soggiorno e 18 °C nelle camere è più che ragionevole. Ogni grado di temperatura in più comporta un aumento dei consumi di circa il 7%. Ciò significa che passando da 20 a 23 gradi il consumo aumenta del 20%.
- Non coprire i caloriferi. Se si vuole che le valvole abbiano realmente il loro effetto, evitare di “soffocare” i radiatori con tendaggi pesanti, mensole, copricaloriferi o indumenti bagnati, che alterano la misurazione del calore da parte del sensore.
- Arieggiare spesso e per poco. Per ricambiare l’aria sono sufficienti 5 minuti con le finestre bene aperte: tutto il tempo in più farà solo raffreddare l’ambiente con un conseguente aumento dei consumi necessari a riportare il livello di temperatura a quello desiderato.
- In caso di assenze da casa per qualche ora, non chiudere la valvola per poi portarla in posizione massima al rientro. Il consumo di energia sarà superiore all’energia che si sarebbe consumata mantenendo l’ambiente a temperatura costante.
- Non spegnere i caloriferi. Anche in caso di assenze prolungate da casa (ad esempio, per la settimana bianca), regolare la temperatura dei caloriferi al minimo, in modo da non doverla scongelare al rientro con un eccessivo dispiego di calore.
- Se il termosifone è freddo o appena tiepido, soprattutto nella parte inferiore, non significa che è rotto, ma che la temperatura ambiente desiderata è stata raggiunta.
- Quando ad aprile il riscaldamento viene spento, è bene aprire al massimo (posizione 5) il comando della valvola termostatica, per evitare che il dispositivo interno possa essere otturato da impurità presenti nel circuito
- Condividere con gli altri condomini le informazioni sul corretto utilizzo delle valvole e gli effettivi benefici sulla riduzione dei consumi. Ne gioverà la bolletta di tutti.
- Attenzione alla professionalità di chi le installa. Meglio affidarsi a un’azienda qualificata per la corretta progettazione e installazione dell’impianto, che deve offrire assistenza diretta all’utente sul corretto utilizzo.
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